Denominazione botanica: rosmarinus officinalis
Nome Comune: rosmarino officinale
Sinonimi: ramerino, rosamarina
Nomi stranieri: tedesco Rosmarini krankrauk, francese romani, inglese rosemary
Tempo balsamico: i giovani rametti con foglie vengono raccolti a primavera, tralasciando quelli lignificati
Provenienza: Italia, Africa settentrionale, spontaneo o coltivato
Metodo di estrazione: corrente di vapore
Colore: chiaro
Descrizione dell’aroma: fresca, erbacea, dolce, leggermente medicinale
Utilizzi possibili: dolori articolari, artrite, cura dei capelli, crampi muscolari, reumatismi
Il Rosmarino é una piccola pianta arbustiva spontanea la cui altezza può arrivare fino a 2 metri, perenne, molto diffusa nelle regioni mediterranee fino a regioni medio asiatiche. Ha i rametti dritti legnosi, presenta piccole e rigide foglie larghe 0,5cm e lunghe non più di 4-5cm, alla sommità si sviluppano i fiori di colore blu-lilla i quali sono riuniti in grappoli fitti. L’impollinazione avviene grazie agli insetti pronubi, entomofila. Il suo habitat preferito sono i terreni calcarei su colline di media altitudine, prediligendo un posizione soleggiata, terreno leggero e ben drenato.
Irametti vengono utilizzati interi in cucina come aroma. Il suo sapore è caratteristico e si può dire che caratterizzi anche la cucina Italiana. Con i rametti si ottengono anche interessanti liquori.
Indicazioni
In cosmetica…
Per la capacità di stimolare il microcircolo, l’olio essenziale di rosmarino viene favorevolmente impiegato come olio da massaggio – miscelato con altri oli vegetali come mandorle dolci o jojoba – per il trattamento degli inestetismi dovuti alla cellulite. Lo stesso impiego può essere applicato al cuoio capelluto per migliorare la crescita dei capelli.
Avvertenze
Neurotossico. Evitare in gravidanza.
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